La dominazione longobarda del territorio è evidente fin dal nome del borgo (ormai abbandonato e semi-distrutto) di Faraone (fara era l’unità di organizzazione fondamentale nella società e nella cultura longobarda).
Gli abitanti dell’antico centro, sopraffatti da un rilevante evento sismico, si spostarono, negli anni cinquanta, presso una vicina area meno pericolosa.
Il terremoto, sebbene abbia reso non sicura la vita nel borgo originario, ha risparmiato importanti strutture, ancora oggi visibili, come la Chiesa di Santa Maria della Misericordia, le mura perimetrali di difesa e l’annessa Porta meridionale.
La recente rifondazione del paese e la sua collocazione strategica nel territorio lo rendono meta ideale di soggiorno per tutti coloro che desiderano rimanere defilati dal clamore della vita costiera avendo a pochi chilometri di distanza tutte le principali testimonianze storiche e culturali della Val Vibrata.